giovedì 20 giugno 2013

Musulmani uiguri nello Xinjiang, perseguitati in nome della lotta al terrorismo.

Musulmani uiguri nello Xinjiang, perseguitati in nome della lotta al terrorismo.

20/06/2013

TOKYO – le autorità cinesi stanno usando le truppe dell'esercito e forze speciali di polizia per effetuare dei raid nella provincia del Xinjiang nordoccidentale, introducendosi all'interno delle case dei musulmani Uighur uccidendoli.

"Non possiamo parlare della nostra cultura, dell'istruzione e della lingua", ha detto  Rebiya Kadeer, capo uigura in esilio, ai giornalisti nel corso di un giro di conferenze in Giappone, riportato dall'agenzia France-Presse (AFP) Giovedi, 20 giugno.

"Chiediamop ora al mondo internazionale come possiamo salvare la nostra vita all'interno della nostra società."

Kadeer ha detto che la polizia nello Xinjiang ha il diritto di saccheggiare le case dei musulmani Uighur.

"Possono uccidere facilmente, senza alcuna autorizzazione" da parte del governo, ha detto.

Le accuse arrivano il giorno dopo che un tribunale cinese ha condannato 19 uiguri musulmani  fino a sei anni di carcere con l'accusa di aver promosso l'odio razziale e l'estremismo religioso.

I media statali hanno detto che un Uighur è stato condannato a sei anni solo per l'aver scaricato da internet del materiale on-line che promuoveva il Jihad.

Altri otto uiguri sono stati condannati dai due ai cinque anni di detenzione, per la messa in onda televisiva di quello che i media di stato hanno chiamato un delirio religioso.

Le accuse sono arrivate pochi giorni prima del quarto anniversario delle rivolte dello Xinjiang, che lasciarono quasi 200 morti sul terreno.

Le autorità cinesi hanno imprigionato circa 200 persone, per lo più uiguri, nel corso dei tumulti e condannato 26 di loro a morte.

gli Uiguri musulmani, sono una minoranza di lingua turca che contano  otto milioni di fedeli, nella regione nord-occidentale dello Xinjiang.

Lo Xinjiang, che viene chiamato dagli attivisti  Turkestan orientale, è una regione autonoma dal 1955, ma continua ad essere oggetto di massicce repressioni di sicurezza da parte delle autorità cinesi.

Gruppi per i diritti accusano le autorità cinesi di repressione religiosa contro i musulmani uiguri nello Xinjiang, in nome della lotta al terrorismo.

Lo Staff

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